Sunday Times, Wasa Awareness

La situazione sanitaria a Wasa

Per la terza puntata del Sunday Times – rubrica dove raccontiamo fatti interessanti sulla vita sociale e culturale di Wasa – abbiamo deciso di dedicare uno spazio per parlare della situazione sanitaria di Wasa.

Rachel, ex-responsabile del Wasa Mission Dispensary: ha studiato Clinical Medicine and Surgery in Kenya. Qui ha avuto modo di studiare e approfondire materie che in Tanzania si affrontano più raramente, tra cui radiologia.

Qualche premessa
Poichè Wasa si trova in un’area rurale, non è garantito l’accesso ad acqua potabile per tutta la popolazione e la scarsa qualità dell’acqua potabile comporta gravi complicazioni a livello di salute. Inoltre, tra i membri della comunità è diffusa la preparazione di infusi con erbe che dovrebbero servire a velocizzare la guarigione, a volte addirittura sostituendo le medicine.
Un altro aspetto importante è sicuramente il fatto che a Wasa non si trova alcun ospedale: l’ospedale di riferimento più vicino si trova a circa 50 km da Wasa (Ipamba). Nel villaggio, che ospita circa 11.000 persone, le strutture sanitarie di riferimento sono due dispensari: uno privato (gestito dalla diocesi, Wasa Mission Dispensary) e uno governativo.
Sono presenti altri dispensari o health centers che distano 5-7 km nella direzione di Iringa (Usengelindete) o 3-5 km nella direzione di Mafinga.

Il Dispensary

Il Wasa Mission Dispensary

Il Wasa Mission Dispensary è un centro privato diretto da Baba Stanislaus. La peculiarità del centro è che, pur trattandosi di una struttura privata, i prezzi richiesti per le visite sono molto bassi e ciò consente a molte persone delle zone limitrofe di usufruirne. Anche se il centro non permette ricoveri, ha a disposizione posti letto e, all’occasione, può ammettere pazienti (“bed rest”). Nel dispensario sono presenti 3 stanze, ognuna con 3-4 posti letto.
I mezzi e le conoscenze del dispensario riescono a coprire generalmente i bisogni della comunità e nell’85% dei casi i pazienti risolvono la problematica attraverso le sole cure fornite dal centro.

In ogni caso tutti i cittadini hanno accesso alle cure mediche che, tuttavia, non sono gratuite: tutti gli abitanti di Wasa devono pagarle, ad eccezione degli studenti: da Dicembre 2022, Working for Wasa copre tutte le spese mediche dei ragazzi del VTC. Inoltre, i volontari di Students che si recano a Wasa nel periodo estivo lasciano spesso medicinali al Dispensario, previo accordo sull’uso esclusivo degli studenti.

Attualmente il nuovo dottore e responsabile del Dispensary si chiama Shaban, ma la scorsa estate il team di Working for Wasa ha intervistato Rachel, la ex-clinical officer del Wasa Mission Dispensary, riguardo le maggiori problematiche del dispensary e in generale della situazione sanitaria: “Uno dei problemi riguarda gli strumenti, che sono spesso antiquati o mancanti. Ad esempio, non abbiamo una macchina per misurare la pressione sanguigna e la dobbiamo misurare manualmente (…). Spesso dobbiamo affidarci alle nostre conoscenze per risolvere questi problemi.”

Prospettive future
Uno dei maggiori obiettivi futuri per Working for Wasa resta dunque, senza dubbio, il miglioramento della situazione sanitaria e una maggiore sensibilizzazione della comunità sulla questione di educazione sanitaria, in particolare nelle scuole.

La volontà è quella di migliorare ed ampliare i servizi offerti dal Wasa Mission Dispensary, eventualmente trasformandolo in un vero e proprio centro medico. Per raggiungere questo obiettivo ambizioso, i pilastri da raggiungere sono due: formazione di un personale di qualità e installazione di macchinari utili per le necessità del dispensario.

La recente collaborazione con Baba Metodio, che vanta una lunga esperienza sia nel settore dell’istruzione che in quello sanitario, contribuirà certamente ad aumentare il livello del Wasa Mission Dispensary e la più generale situazione sanitaria

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