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La testimonianza di Giulia Fiorucci

La testimonianza di Giulia Fiorucci

Questa è Giulia, una studentessa di ingegneria energetica al Politecnico di Milano, partita per Wasa nell’agosto 2019!​ Grazie a SFH, Giulia è riuscita a vivere un’esperienza straordinaria. È rimasta particolarmente colpita dai legami che ha creato e da come le persone di Wasa hanno affrontato le difficoltà. “Non hanno niente, eppure sorridono sempre. Si lamentano molto meno di quelle persone che hanno molto più di ciò di cui hanno bisogno”, ha detto.

Giulia ci ha raccontato com’era una giornata tipo a Wasa: sveglia presto, colazione con Mandazi, lezioni con gli studenti e pranzo con il “baba”. ​Il pomeriggio è stato dedicato ad attività ricreative come andare al bazar con i bambini nel villaggio vicino, comprare caramelle o semplicemente fare una passeggiata. “Se avevamo dei progetti da realizzare (ad esempio il barbiere e il negozio) ci lavoravamo. “Riuscire a completarli ha richiesto molto tempo, a loro piace prendere le cose con calma, un concetto molto lontano da una ragazza cresciuta a Milano e che è abituata e desiderosa di completare tutto in fretta”, ha detto. Ogni tanto i volontari si recavano a Iringa per acquistare i materiali dei laboratori o dei progetti. ​

La sera cenavano nuovamente a casa del baba e poi passavano un po’ di tempo accanto al fuoco. Il sabato preparavano una festa, quindi passavano la giornata a prepararsi (sbucciare patate, procurarsi carne, bibite, ecc.) e scegliere buona musica!

Infine, Giulia ci ha lasciato ottimi consigli: “Non aver paura di affrontare l’ignoto perché sarà un’esperienza che arricchirà la tua vita”.

Basta essere pronti ad adattarsi a una realtà diversa, avere uno spirito avventuroso, essere disposti a incontrare nuove persone e abbracciare una nuova cultura!